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Etichetta di un vino: la guida completa per la progettazione
Il mondo del vino e degli spirits sono caratterizzati da un'elevata richiesta di valore aggiunto e personalizzazione. Proprio per questo motivo si è sempre alla ricerca di un nuovo design, materiale e nobilitazione per poter impreziosire l’etichetta di un vino ed il packaging del prodotto.
Se sei un produttore di vino oppure un graphic designer alla ricerca di ispirazione, questo è il posto giusto per te. L' etichetta di un vino rimane uno degli articoli più stampati dalla nostra azienda; inoltre sono tra le etichette più complesse ed esigenti che esistono.
L'etichetta è la portavoce del tuo vino; rappresenta la prima forma di comunicazione con il tuo potenziale cliente. Per questa ragione l’etichetta deve essere progettata al meglio sia per poter comunicare al meglio il tuo brand, sia per presentare le informazioni necessarie al cliente per effettuare una scelta di acquisto.
Che sia sullo scaffale di un supermercato o tra le pagine del tuo e-commerce, la tua bottiglia di vino ha bisogno di un’etichetta che sia in grado di catturare immediatamente l’attenzione del potenziale cliente e, al tempo stesso, comunicare i valori che contraddistinguono il tuo brand.
Abbiamo pensato di condividere con te la nostra esperienza di stampatori e di svelarti i passaggi fondamentali da affrontare per progettare al meglio l’etichetta di un vino! Sei pronto? Iniziamo.
Scelta della carta
La scelta della carta per l' etichetta di un vino parte dall’ idea che il tuo brand o azienda vuole esprimere al consumatore. Vogliamo svelarti alcune tipologie di carte, per permetterti di fare una scelta consapevole, qualitativa e sostenibile. Vediamole insieme:
Carte Naturali, Vergate e Goffrate
Carte di prima scelta, che esprimono qualità e lusso e pertanto rimangono perfette per raccontare la tua bottiglia di vino; generalmente caratterizzate da una grande porosità e da una sensazione ruvida al tatto.
I colori su queste carte vengono assorbiti, e appaiono leggermente più scarichi se comparati agli standard di stampa su carte patinate o metallizzate. Bisogna fare riferimento al Pantone Uncoated quando si scelgono i colori da stampare su questo tipo di carte.
I colori su queste carte vengono assorbiti, e appaiono leggermente più scarichi se comparati agli standard di stampa su carte patinate o metallizzate. Bisogna fare riferimento al Pantone Uncoated quando si scelgono i colori da stampare su questo tipo di carte.
Per quanto riguarda le lavorazioni, come lamina, rilievo e serigrafia, bisogna sapere che queste carte si prestano bene ad essere lavorate; in particolare sono consigliati, soprattutto per le carte con uno spessore maggiore, lavorazioni come il rilievo e il debossing.
Se si vogliono lucidare alcuni elementi per evidenziarli è consigliabile farlo in serigrafia, in quanto altre verniciature piatte offset e flexo tendono ad essere assorbite troppo.
Carte Patinate
Scelta più classica, fatta prevalentemente con l’intento di intensificare il più possibile i colori, specialmente quando il tema dell’etichetta da vino è un immagine in quadricromia. Prezzo competitivo.
Per i colori, fare riferimento al Colorbook Pantone Coated.
Si rivelano perfette per le retro etichette da vino, in quanto la loro superficie planare liscia permette un'ottima sovrastampa di dati come il lotto, sia per stampa Inkjet che per stampa a trasferimento termico.
Tutte le lavorazioni di nobilitazione menzionate prima si possono fare, si sconsiglia però il debossing e il rilievo, siccome parecchie di queste carte sono molto sottili.
Per i colori, fare riferimento al Colorbook Pantone Coated.
Si rivelano perfette per le retro etichette da vino, in quanto la loro superficie planare liscia permette un'ottima sovrastampa di dati come il lotto, sia per stampa Inkjet che per stampa a trasferimento termico.
Tutte le lavorazioni di nobilitazione menzionate prima si possono fare, si sconsiglia però il debossing e il rilievo, siccome parecchie di queste carte sono molto sottili.
Carte Perlate
Interessante alternativa per arricchire il tuo prodotto. Diventate negli anni un’ottima scelta per vini come gli Spumanti, in quanto il loro effetto “glitterato” e brillante si sposa molto bene con l’effervescenza del vino all’interno della bottiglia.
Possono essere sia lucide che opache, pertanto la scelta dei colori può essere fatta su entrambi i Colorbook Pantone Coated (per le lucide) e Uncoated (per le opache).
Le carte perlate mantengono la loro lucentezza ed effetto glitter se non coperte da troppo inchiostro, pertanto si consiglia di lasciare perdere fondini troppo scuri che oscurerebbero in tal modo l’effetto perlato desiderato. Anche questa tipologia di carta è lavorabile con lamina a caldo e serigrafia, oppure verniciature opache e verniciature lucide a spot per evidenziare alcuni dettagli.
Possono essere sia lucide che opache, pertanto la scelta dei colori può essere fatta su entrambi i Colorbook Pantone Coated (per le lucide) e Uncoated (per le opache).
Le carte perlate mantengono la loro lucentezza ed effetto glitter se non coperte da troppo inchiostro, pertanto si consiglia di lasciare perdere fondini troppo scuri che oscurerebbero in tal modo l’effetto perlato desiderato. Anche questa tipologia di carta è lavorabile con lamina a caldo e serigrafia, oppure verniciature opache e verniciature lucide a spot per evidenziare alcuni dettagli.
Carte Metallizzate
Caratterizzate da un effetto metallico argenteo o dorato; esistono sia lucide che opache e sono la miglior scelta quando si tratta di volere impreziosire in maniera evidente un'etichetta.
Si consiglia di partire sempre da una carta metallizzata argento; i colori stampati sopra tendono a metallizzarsi a loro volta, pertanto si potrà ottenere un colore oro, rame, platino etc. I colori Pantone sono difficili da riprodurre fedelmente su queste carte; il mio consiglio è quello di fare una prova di stampa su carta metallizzata con vari colori vicini a quello scelto in modo da poter osservare visivamente come si comportano sul substrato metallico.
Come lavorazioni sono sconsigliate la lamina a caldo, in quanto simulabile sul substrato, mentre verniciature altamente opache, serigrafie lucide e verniciature spot sono la scelta migliore.
Si consiglia di partire sempre da una carta metallizzata argento; i colori stampati sopra tendono a metallizzarsi a loro volta, pertanto si potrà ottenere un colore oro, rame, platino etc. I colori Pantone sono difficili da riprodurre fedelmente su queste carte; il mio consiglio è quello di fare una prova di stampa su carta metallizzata con vari colori vicini a quello scelto in modo da poter osservare visivamente come si comportano sul substrato metallico.
Come lavorazioni sono sconsigliate la lamina a caldo, in quanto simulabile sul substrato, mentre verniciature altamente opache, serigrafie lucide e verniciature spot sono la scelta migliore.
Carte con trattamento Antispappolo
Tutte le precedenti carte per etichette da vino esistono anche nella loro forma “Antispappolo”. Con questo tipo di trattamento si fa riferimento a quelle carte al cui impasto sono stati aggiunti degli additivi che consentono una maggiore resistenza all’umidità e al frigorifero.
Carte Barrierate
Tutte le precedenti carte esistono anche nella loro forma “Barrierata”, ovvero trattate con una barriera di plastica applicata in superficie (tendenzialmente 20 micron di politene), che garantisce loro una superiore rigidità e resistenza al frigo e secchiello.
Scelta primaria nel caso in cui il vostro prodotto sia uno spumante o un rosè e debba finire in secchiello senza che l’etichetta si stacchi dopo pochi minuti.
Scelta primaria nel caso in cui il vostro prodotto sia uno spumante o un rosè e debba finire in secchiello senza che l’etichetta si stacchi dopo pochi minuti.
Carte Sostenibili e Carte Ecologiche
Negli ultimi anni il tema della sostenibilità delle etichette da vino ha mosso diverse cartiere a produrre nuovi materiali ecologici. Esistono, infatti, carte l' etichetta di un vino che sostengono il non abbattimento degli alberi, tra queste sono presenti carte prodotte con fibre di cellulosa da canna da zucchero e da fibre di lino, canapa e cotone. Sono stati studiati anche materiali che non usano del tutto la cellulosa, come per esempio la carta di pietra, prodotti dalle polveri di scarto della lavorazione di marmi e pietre.
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Adesivi Permanenti e Removibili
Gli adesivi permanenti vengono tendenzialmente scelti perchè garantiscono una perfetta adesione dell’etichetta da vino al vetro della bottiglia.
Talvolta può tornare utile, invece, avere delle etichette che siano removibili, magari per recuperare il vetro o per motivi di sostenibilità. Ne esistono di varie tipologie, uno dei più usati è un adesivo che una volta immerso in acqua calda tende a scogliersi per permettere di rimuovere con facilità l’etichetta.
Talvolta può tornare utile, invece, avere delle etichette che siano removibili, magari per recuperare il vetro o per motivi di sostenibilità. Ne esistono di varie tipologie, uno dei più usati è un adesivo che una volta immerso in acqua calda tende a scogliersi per permettere di rimuovere con facilità l’etichetta.
Vuoi saperne di più? Ti lascio qui l’articolo completo
Come si sceglie la carta giusta per un'etichetta da vino?
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Dimensione dell’etichetta da vino
Quante volte ti è già capitato di pensare al design di un' etichetta di un vino e non sai da dove iniziare per definire la dimensione? Dopotutto, disegnare l' etichetta di un vino è come disegnare un abito su misura. In entrambi i casi è importante definire la dimensione giusta. In questo breve tutorial ti aiuteremo a definire la dimensione di un'etichetta da vino in 4 semplici passaggi. Non preoccuparti! Bastano pochi semplici passaggi per ottenere la dimensione perfetta per le tue etichette da vino.
Per portare a termine questo difficile compito, avrai bisogno di alcuni strumenti essenziali:
- Righello flessibile
- Bottiglia da vino da vestire
- Carta millimetrata (o comune se non hai l’altra)
- Penna o matita
- Forbici per ritagliare la prova
- Bottiglia da vino da vestire
- Carta millimetrata (o comune se non hai l’altra)
- Penna o matita
- Forbici per ritagliare la prova
Scopriamo insieme quali sono i 4 passaggi:
- Fase di misurazione della bottiglia di vino. Per progettare la dimensione perfetta per una bottiglia di vino, è necessario prima definire la dimensione massima che l'etichetta può avere a seconda della forma della bottiglia.
- Definizione della forma dell'etichetta da vino. Una volta definite le dimensioni di ingombro dell'etichetta da vino, sarà il momento di disegnare la traccia di fustella dell'etichetta. Il tracciato di fustellatura determina il perimetro dell'etichetta da vino su cui verrà effettuato il taglio durante la fase di produzione.
- Taglia l'etichetta da vino. Questo test consente di apportare alcune modifiche alle dimensioni dell'etichetta da vino in modo da renderla perfetta.
- Misura la dimensione finale dell'etichetta da vino. Il passaggio finale è misurare il risultato ottenuto. Stendi l'etichetta su una superficie piana e misura la base e l'altezza dell'etichetta.
Ti interessa l'argomento? Puoi trovare qui l’articolo completo
Colori e font
Colore
La prima cosa di cui tenere conto per decidere i colori dell' etichetta di un vino è il colore della bottiglia stessa. Il vino rosso, infatti, viene venduto in bottiglie di colore molto scuro, generalmente verde o marrone, per prevenire l’ossidazione causata dai raggi solari, è quindi consigliabile scegliere un’etichetta su sfondo bianco o molto chiaro, che risalterà maggiormente. Per quanto riguarda gli elementi grafici, invece, i colori andranno scelti ponendo particolare attenzione al target di riferimento e al posizionamento del prodotto sul mercato.
Per creare etichette che evochino i principi dell’ agricoltura biologica e biodinamica, suggeriamo colori naturali: il verde, che richiama subito l’idea di “prodotto green”, ma anche tutta la gamma cromatica dei marroni e dei beige che ricordano l’elemento terra. Per mantenere invece uno stile più tradizionale è consigliato l’uso del bianco e nero, oppure colori tenui, con l’aggiunta qualche dettaglio dorato. Al contrario, un’azienda vinicola giovane e innovativa potrà osare con colori intensi e vibranti, e accostamenti inediti: dal rosa shocking all’ottanio, dall’ocra al verde brillante, largo alla fantasia e alla creatività!
Font
Dovrà, come il colore, essere in linea con il brand e rispondere alle necessità del consumatore; un font illeggibile, infatti, difficilmente spingerà all’acquisto. È consigliabile scegliere una coppia o al massimo un trio di font. Per le informazioni obbligatorie, come la natura merceologica o il nome e la sede dell’imbottigliatore, l’ideale è un font condensed e ben leggibile come Calibri, Frutiger o Futura, indipendentemente dal tipo di vino e di azienda.
Per quanto riguarda invece il font per il nome del vino e altri testi presenti sull’etichetta possiamo ripetere le stesse considerazioni che abbiamo fatto per il colore: per un’azienda vinicola caratterizzata da scelte biologiche o biodinamiche, il nome del vino potrebbe essere rappresentato con un font calligrafico, scritto a mano; per una linea più tradizionale, un font più aggraziato, come lo Zapfino, o di stile classico, come quelli presenti sulle bottiglie di Chianti o Barolo classici, tra i quali il Bodoni o il Traian saranno più adatti.
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Caratteristiche
Resistenti all’acqua
L'acqua può rivelarsi problematica per l' etichetta di un vino, sia che tu abbia a che fare con condizioni di umidità o che abbia un prodotto da inserire nel secchiello del ghiaccio, dovrai adottare un adesivo per etichette resistente all'umidità. Quello che ti consigliamo è di scegliere un adesivo permanente che può essere rimosso solo con l'aiuto di solventi, piuttosto che un’etichetta removibile, ottima dal punto di vista della sostenibilià, ma molto più sensibile all'umidità.
Attenzione, però, è necessario fare una distinzione, in quanto esistono due tipi di carte:
- Water Resistant. Carte progettate per resistere al contatto accidentale o leggero con l'acqua, che possono essere utilizzate in ambienti umidi o all'aperto, in quanto resistono alla penetrazione dell'acqua in misura ridotta, grazie ad un trattamento speciale che ne riduce l'assorbimento.
- Waterproof. Carte create con uno speciale film plastico tra lo strato frontale e l'adesivo per consentirgli di rimanere coesi e non cambiare forma o trama quando l'etichetta viene esposta a umidità o immersione in acqua.
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Removibili
Queste tipologie di etichette, generalmente di carta patinata, hanno una colla speciale che rimane tenace a temperature inferiori ai 25 gradi. Ciò significa che se la bottiglia da vino etichettata viene posta in acqua calda superiore a tale temperatura, la colla tenderà a sciogliersi molto facilmente garantendo quindi la facile rimozione dell’ etichetta di un vino.
Ne esiste anche un altro tipo per cui non deve essere utilizzata l’acqua calda, ovvero che le etichette pelabili manualmente, le quali hanno un adesivo specifico che permette all’etichetta, alzata da una sua estremità, di essere rimossa manualmente con discreta facilità da un operatore.
Scopri l’articolo completo sulle etichette da vino removibili
Antigraffio
Il tipo di materiale scelto sarà di fondamentale importanza per determinare la resistenza dell' etichetta di un vino durante il trasporto e renderle antigraffio. Paradossalmente le carte porose, marcate e usomano permettono all’ inchiostro di penetrare più facilmente all’interno del materiale, rendendo l’ etichetta di un vino più resistente all’abrasione e al graffio. Materiali invece lisci come plastiche (polipropilene) e carte metallizzate tendono ad accettare e trattenere meno gli inchiostri.
Il consiglio in più è però quello di proteggere tutte queste carte con una verniciatura protettiva, indipendemente dal tipo di supporto che si usa. Le vernici possono essere opache, lucide o neutre e in tal modo si potrà preservare il materiale stesso. Mi raccomando, però bisogna sempre essere specifici nell’indicare che la vernice dovrà resistere al graffio e ricordare che in caso di sovrastampe le vernici antigraffio tendenzialmente non sono la scelta ottimale in quanto non consentono una successiva sovrastampa.
Nel caso in cui il supporto scelto sia una carta patinata oppure polipropilene, sarà possibile plastificare l'etichetta di un vino con un altro materiale come il polipropilene adesivo. In questo modo sarà protetta molto di più che da una semplice vernice, sia da urti, graffi e adirittura da alcune sostanze chimiche. La plastificatura di un'etichetta da vino può essere eseguita lucida o opaca, oppure opaca soft-touch per poter dare un effetto tattile extra.
Vuoi saperne di più? Leggi l’articolo completo qui
Fonti di Ispirazione
Conclusa la parte più tecnica, ora vorremmo ispirarti con qualche esempio di Etichette da vino design stimolanti. Pronti? Partiamo.
Via Aristotelis
Questa ispirazione dell' etichetta di un vino è decisamente d’impatto. Il Barrel Selection di Via Aristotelis presenta una carta nera in pasta, con pochi elementi dall’altissimo valore aggiunto. L’elemento che spicca è il sigillo in oro a caldo in alto, che è stato realizzato con una lamina e rilievo in contemporanea, ottenibile con un punzone in ottone con rilievo maschio-femmina.
Le linee centrali sono probabilmente state realizzate in debossing, ovvero premendo sulla carta con un punzone a freddo per andare a creare le scalanature. Questo effetto può essere accentuato da una lamina a caldo trasparente per dargli un lieve grado di lucentezza. Via Aristotelis è stato stampato in bianco coprente e Barrel Selection è stato enfatizzato da una serigrafia braille lucida e spessorata.
Le linee centrali sono probabilmente state realizzate in debossing, ovvero premendo sulla carta con un punzone a freddo per andare a creare le scalanature. Questo effetto può essere accentuato da una lamina a caldo trasparente per dargli un lieve grado di lucentezza. Via Aristotelis è stato stampato in bianco coprente e Barrel Selection è stato enfatizzato da una serigrafia braille lucida e spessorata.
Il Vicolo
Questa etichetta ha un concept molto interessante. Come si può notare dall’immagine l’etichetta rappresenta un uomo con lo sguardo rivolto alla parte alta dei tipici vicoli italiani, questo in particolare è un vicolo che esiste nella realtà nelle Marche che è considerato il vicolo più stretto del mondo.
L’etichetta è semplice ma presenta diverse complessità a livello di stampa: è stampata su una carta molto porosa come la Cotton White della Fasson Avery / Cotone Bianco della Fedrigoni-Ritrama, ed è stata fatta una rimozione degli elementi centrali che creano lo spazio vuoto tra le due pareti del vicolo.
La stradina è stata stampata in lamina argento con delle piccole microincisioni che corrispondono ai ciotoli del passaggio.
“Il Vicolo” e il logo in alto a destra sono state stampate in debossing, ovvero sfruttando un punzone per la lamina a caldo che è stato utilizzato a freddo (oppure ad una temperatura di 35-40 gradi centigradi per ammorbidire il supporto cartaceo).
Boundary Breaks Wine
Se c’è un dettaglio importante da ricordare quando si progetta l' etichetta di un vino è di lasciare spazio alla carta; Boundary Breaks Vineyard è un'etichetta che presenta proprio questo dettaglio, e non solo. La carta naturale marcata a feltro è segnata, creando della aree topologiche, da un debossing che preme su tutta l’etichetta. La semplicità dei colori (un nero ed una pennellata di giallo) crea calma e pulizia. La serigrafia spessorata a registro della scritta Boundary Breaks corona il tutto ed impreziosisce ulteriormente l’etichetta.
Hai ancora bisogno di ispirazione?
Ecco qualche esempio in più!
Spero che questa guida completa su come progettare l' etichetta di un vino ti sia tornata utile, se hai bisogno di altre informazioni siamo disponibili per rispondere alle tue domande ed eventuali richieste di stampa per tutte le lavorazioni che hai trovato in questo articolo! E ricorda, se avessi bisogno di toccare con mano dei materiali puoi sempre richiedere un nostro campionario di etichette per selezionare il materiale più adatto per il tuo vino e il tuo brand!
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Alcune informazioni aggiuntive in una riga