Il potere comunicativo dello “spazio bianco” | Graphic Design

 
L’ordine è un elemento fondamentale nel mondo del graphic design ed è importante saperlo sfruttare a tuo vantaggio, a prescindere da che tipo di lavoro si tratti. Ciò che conferisce un senso di ordine in un elaborato grafico oltre che, ovviamente, gli allineamenti di base, è il cosiddetto “spazio bianco”.
 
 
Lo “spazio bianco” o whitespace è da considerare come uno dei concetti base della grafica, anche se purtroppo è uno dei fattori più trascurati nel design. Gli spazi vuoti, infatti, sono essenziali per dare equilibrio e armonia ad un elaborato grafico, anche se accade spesso, soprattutto quando si è agli inizi, di avere la tendenza di riempire ogni singolo spazio disponibile. Questa tendenza però rappresenta un approccio alla grafica sbagliato. 
 
Lo spazio bianco, spesso definito anche come “ spazio negativo” è uno dei fattori chiave utilizzati nella comunicazione visica per dare ordine e respiraro gli elementi di un layout. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come utilizzarlo al meglio in un progetto.
 

Cos’è lo spazio bianco?

Il whitespace si può identificare come lo spazio vuoto presente tra i vari elementi grafici presenti sulla pagina. La pagina deve essere intesa come tavola o area di lavoro, su cui si vanno a disporre questi elementi. Lo spazio bianco viene definito tale, perchè fa riferimento al tipico bianco della carta, ma non necessariamente deve essere di colore bianco; può essere di tanti altri colori, piuttosto che la parte di un’immagine. Può essere classificato come tale qualsiasi porzione vuota della pagina che non distolga l’attenzione dal contenuto principale.
 
Per questo motivo, lo spazio bianco non è da considerare come un’area da riempire, ma anzi è da intendersi come elemento pari a tutti gli altri della composizione.
 
 
 

A cosa serve lo spazio bianco?

Lo spazio bianco va considerato come un elemento attivo del layout e non come uno sfondo passivo. È un elemento cruciale nella comunicazione, perchè aiuta a trasmettere un determinato messaggio facendo sì che la sua comprensione sia più diretta ed efficace possibile.
 
Lo spazio bianco può essere sfruttato a nostro vantaggio per indirizzare l’attenzione dell’osservatore, creando un punto focale nel progetto. Ciò è possibile perchè un adeguato spazio vuoto attorno ad un determinato elemento gli dà respiro, mettendolo in risalto ed aumentandone la percezione.
 
Nel graphic design lo spazio bianco ha un forte potere comunicativo; il suo utilizzo corretto fa davvero la differenza è può essere la chiave per un lavoro di successo. 
 

Tipologie di spazio bianco

Possiamo identificare più tipologie di spazio bianco, in base alle dimensioni degli spazi stessi e  in base al modo in cui attira l'attenzione o meno. Facciamo chiarezza!
 
1. Spazio bianco “micro” e spazio bianco “macro”. In questo caso vengono classificati per dimensione. Il primo, ovvero il micro è lo spazio compreso tra elementi per lo più testuali; rappresenta uno spazio bianco “ micro” per esempio la distanza tra i paragrafi o le righe di un testo, tra il titolo e il corpo del testo, piuttosto che lo spazio tra le parole ( tracking) o le lettere ( kerning) o con le icone.
Lo spazio bianco macro, invece è il vuoto compreso tra gli elementi più rilevanti del layout, piuttosto che tra la grafica stessa e l’esterno dell’area di lavoro, ovvero il margine.
Ci teniamo a sottolineare come il corretto utilizzo dello spazio bianco “ micro” sia importante nelle parti testuali. È da considerarsi, infatti, alla base della leggibilità di un testo, specialmente se è di una certa lunghezza. I giusti spazi bianchi creano ritmo nella lettura e ciò è dovuto dal fatto che il nostro cervello “legge” quello spazio vuoto come una pausa. 
 
2. Spazio bianco passivo e spaz io bianco attivo.L’altro modo per classificare lo spazio è in base a come esso attira l'attenzione o meno. Si può definire lo spazio ” micro” come spazio passivo perchè è necessario per la corretta lettura, ma passa pressoché inosservato all’occhio dell’osservatore. Lo spazio attivo invece è quello che viene utilizzato per attirare l'attenzione dell’utente e per mettere in risalto determinati elementi della grafica ed è quello che prima abbiamo definito come spazio “ macro”, che viene utilizzato intenzionalmente per creare un focus.
 
 
 
 

Come sfruttare al meglio lo spazio bianco nella comunicazione visiva?

Quali sono le principali funzioni dello "spazio bianco"? Possiamo riassumerle in 5 punti:
 
#01    Creare un focus
Lo spazio bianco consente di mettere in evidenza quello che è il focus del nostro layout, rendendo quella parte facilmente identificabile e chiaramente visibile. Creando uno spazio vuoto adeguato attorno ad un determinato oggetto, possiamo infatti indirizzare l’attenzione dell’osservatore. Maggiore sarà lo spazio bianco utilizzato e più l’occhio umano sarà attratto dall’elemento in questione. 
 
#02    Guidare l’utente con le gerarchie
Lo spazio bianco è un principio di gerarchia visiva; utilizzarlo nel modo corretto tra i vari elementi di un layout, permette di stabilire una gerarchia della composizione. Ciò aiuterà a creare una sorta di percorso visivo affinché l’utente sia guidato nella lettura.
 
#03    Migliorare la comprensione
Gli spazi vuoti aiutano l’utente ad organizzare e dare un senso logico le informazioni che riceve, migliorando quindi la comprensione dei contenuti presenti sulla pagina. Un adeguato uso dello spazio bianco contribuisce a  identificare gruppi di elementi. Può essere utilizzato per differenziare, separare o collegare le diverse parti di un layout: l'aggiunta di ampio spazio bianco tende a sottolineare la differenza tra quegli elementi della composizione, mentre  uno spazio più ristretto crea una sorta di relazione tra di loro per la Legge di Prossimità della Gestalt.
 
#04    Creare un certo stile
Da sempre lo spazio bianco è associato ad un certo stile di lusso e alta qualità, ed il suo utilizzo corretto contribuisce a creare una certa atmosfera. Sempre più marchi premium, come Apple per esempio, concentrano la loro comunicazione sui loro prodotti puntando tutto sui loro design di qualità e sfruttando lo spazio bianco, che li aiuta a metterli sotto i riflettori.
 
#05    Garantire equilibrio ed armonia
La corretta gestione dello spazio bianco conferisce ordine, pulizia e leggerezza a qualunque progetto. Il risultato che ne deriva è un layout semplice e di facile comprensione. Insomma, lo spazio bianco garantisce un equilibrio generale che ti aiuterà a comunicare il tuo messaggio in modo più efficace.
 
 

Come abbiamo visto in questo articolo, lo spazio bianco è un principio chiave della progettazione grafica e della comunicazione visiva. È l’elemento giusto che può rendere il tuo layout più professionale, quindi non aver paura di utilizzarlo. Non farti trascurarlo facendoti trarre in inganno dalla tentazione di riempire ogni spazio della pagina; vedrai che differenza!
 
Speriamo di averti incuriosito con lo “spazio bianco” o “spazio negativo” e di averti dato qualche spunto pratico per come sfruttarlo al meglio nei tuoi progetti grafici. Rimani aggiornato per altri interessanti tutorial. Il team Labelado ti saluta. Alla prossima!
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